da 2 anni e mezzoalbi illustratistorie quotidiane Vado a giocare propone situazioni concrete del vissuto infantile come l’esperienza di gioco con un coetaneo.
Il libro è adatto a partire dai due anni e mezzo, cioè nel momento in cui il piccolo desidera mettere in atto la capacità, da poco acquisita, di cogliere i nessi di causa-effetto. Egli
predilige in particolare storie ricche di azioni, dove sia necessario legare insieme le diverse immagini e le frasi del testo per ricostruire un tutto unitario dotato di senso.
Il testo in prima persona e i protagonisti bambini favoriscono l’immedesimazione, che si rivelerà un potente meccanismo per futuri forti lettori.
Le figure raccontano esattamente quanto è detto nel testo, perché da questo è attirato il bambino; figure a colori vivaci e con contorni a penna si stagliano sulla pagina bianca, permettendo di isolare e distinguere con chiarezza la figura dallo sfondo, elemento fondamentale per l’apprendimento della grammatica visiva.
In Vado a giocare la storia propone una sequenza di azioni in successione e il testo introduce una distinzione, semplice ma significativa, tra ciò che è concreto e reale e ciò che invece è immaginario: Ora siamo nel mare in burrasca. La nostra barca sta per capovolgersi. Aiuto! Ci siamo rovesciati! recitano le parole, mentre le immagini mostrano i protagonisti infilati nel cesto della biancheria.
La contrapposizione tra quanto esprimono le parole e quanto invece mostrano le figure offre un primo, importante esempio di complessità, fondamentale passo per acquisire familiarità con gli schemi letterari.